DEPILAZIONE
MA CHI TE L’HA CHIESTO? DAL PELO ALLA PELATA
La depilazione è ormai un’abitudine talmente diffusa che ci comportiamo come se i peli non siano mai esistiti e ci stupiamo quando qualcuno li mette in mostra. Se una persona si presenta in pubblico non depilata, il suo comportamento viene considerato un gesto trasgressivo anziché una scelta come tante.
Allo stesso tempo però qualcosa sta cambiando. Ma è possibile cambiare ideali estetici così radicati?
Gli antichi Egizi avevano una profonda cultura della depilazione, eliminando spesso anche sopracciglia e capelli.
Nell'Antica Grecia prima e tra i Romani poi, la depilazione assunse un ruolo importante soprattutto tra le classi più aristocratiche: rasoi di rame, pinzette create con conchiglie ma anche paste depilatorie a base di zucchero.
Nel corso del Medioevo, in Europa, viene a consolidarsi il concetto di pelo femminile come qualcosa da nascondere: non deve essere né eliminato né mostrato.
Jean-Jacques Perret nel corso del 1700 adatta un bisturi alla depilazione del corpo umano. Nel frattempo, si consolida culturalmente il concetto di donna glabra in contrasto all'uomo: si marca la differenza netta tra i due generi, dove maschile e femminile sono due mondi ben separati.
Con i movimenti del '68 c'è un ulteriore scossa alla figura femminile: la decisione delle donne di farsi crescere i peli non è soltanto per rivendicare una libertà che agli uomini è da sempre concessa, ma è anche per non dover più sottostare al concetto di bellezza.
Nell'evoluzione recentissima del rapporto con i peli non si può non citare il ruolo fondamentale che ha avuto la pornografia, la sua estetica e soprattutto la sua grandissima diffusione. Alla fine degli Anni 80 e l'inizio degli Anni 90 si diffonde la cosiddetta depilazione alla brasiliana, un nome esotico per una pratica inventata a New York che prevede l'eliminazione completa dei peli pubici tranne una piccola porzione sul Monte di Venere. Una tecnica nata soprattutto per questioni pratiche, per inquadrare e rendere meglio foto e video: con la fruizione sempre più di massa di questi prodotti, viene chiesto alle donne di adeguarsi, di fatto rendendo la depilazione completa dell'inguine una pratica assolutamente comune. E quindi via di ceretta ma anche trattamenti (semi) permanenti come luce pulsata e laser per "debellare" il problema dalla radice, letteralmente. In Giappone, la questione peli pubici è oggi ancora più estrema: questi vengono addirittura censurati.
La dettatura del glabro, come dicevamo, è venuta meno negli ultimi anni, dove in generale è in atto un grande lavoro sulla ricostruzione dell'immagine femminile da tutti i punti di vista: peso, tagli, etnia e anche pelo, che compare sulle ascelle, sugli stinchi e sopra le labbra delle ragazze, e non è più un tabù. Nell'attualità si lotta per una maggiore libertà per le donne ma anche per gli uomini, per tutta l'umanità, anche estetica.
Certo, è difficile scardinare un concetto di femminilità che si è sedimentato nei secoli, ma oggi più che mai bellezza è libertà di fare ciò che si vuole col proprio corpo!